LA
PROVINCIA PIEMONTESE DEI SERVI DI MARIA Fr. Franco M. Azzalli “Mai fu nostra intenzione fondare un Ordine.
Ci eravamo riuniti”( LdO) Le province nell’Ordine si formano
gradualmente, la distinzione si consolida negli anni dal 1260 alla seconda metá degli anni Settanta: -
1260,
Provincia Romana (o del Patrimonio) -
1263,
provincia Romagnola -
1265,
provincia di Lombardia -
1276,
provincia Toscana 1294, convento di Asti; 1295 convento di Alessandria -
Fino
alla grande peste del 1348 l’Ordine conosce uno sviluppo (con i Certosini)
maggiore di tutti gli altri Ordini religiosi, in proporzione; -
non bisogna dimenticare la grave crisi
dell’ultimo decennio del generalato di fra Pietro Sapiti
da Todi -
capitolo
generale ogni tre anni
(1346) e rinuncia del priore generale, rieleggibile -
Periodo
Avignonese e grande scisma d’Occidente: necessitá
di riforma. Nascono le Osservanze -
Grande
vitalitá dell’Ordine, nei due rami (beati in
entrambe le esperienze) -
Santissima
Annunziata, a livello del santuario di Loreto Capitolo generale 1488: separazione
di 12 comunitá
della provincia di Lombardia e costituzione della provincia Genovese: Asti,
Alessandria, Tortona, Genova, Lucerna, Pavia, Castelnuovo Scrivia, Racconigi,
Castellazzo, Vignale, Sommaria e Morra. 1580: la provincia Genovese é
costituita di 19 comunitá :
si sono aggiunte Castelnovetto, Caselle, Montiglio, Borgo San Martino, Vezza,
Monte e Monteu. Nei conventi ci sono 62 sacerdoti, 23
fratelli laici (o conversi), 16 chierici professi e 8 novizi. 1646: fondazione del convento di
Torino. La duchessa Cristina di Francia, dopo aver fatto costruire la chiesa
del Santissimo Salvatore come cappella del R. Castello del Valentino, su
disegni del Castellamonte, dopo la predicazione in
duomo del priore generale Callisto Puccinelli nel 1652 chiedono la presenza
dell’Ordine. 1650: siamo a 24 comunitá, con 154 frati (80 sacerdoti
e 44 conversi, 22 chierici professi, 10 novizi e 1 oblato). Saranno soppressi
due conventi, La Morre a Monte 1750: 22 comunitŕ con 206 frati: Torino, San Salvario Genova, Santa Maria dei Servi Alessandria, Santo Stefano Asti, Santa Caterina Castelnuovo Scrivia, Santa Maria dei
Servi Castellazzo, Santa Maria dei Servi Racconigi, Santissima Trinitŕ Sommaria, Santa Maria Addolorata Tortona, San Filippo Vignale, Santa Maria dei Servi Cassine, Santa Maria delle Grazie La Morra, Santissima Nunziata Caselle, San Giovanni evangelista La Vezza, Santissima Nunziata Savona, Santa Croce Montiglio, San Sebastiano Luserna, Santissima Nunziata Oviglio, Sant’Agata Camogli, Santa Maria del Boschetto Castelnovetto, San Siro Broni, Santa Maria Mendrisio, San Giovanni Battista mappa 1792
1751-52: cambiamento del nome: si
parla della provincia Piemontese Epoca
delle soppressioni napoleoniche 1796: prima campagna d’Italia di
Napoleone 31 agosto 1802: legge di
soppressione generale degli Ordini religiosi 1809-1811: deportazione di Pio VII a
Savona 1811-1814: Pio VII é trasferito a Fontainebleau 1814: sconfitta di Napoleone Restaurazione 24 maggio 1814: ritorno di Pio VII a
Roma (festa di Maria Ausiliatrice) 7 agosto 1814: ristabilimento della
Compagnia di Gesú 22 agosto 1814: Pio VII nomina
Stefano Antonamarchi vicario generale apostolico 31 agosto 1814: nomina di Vittorio
Amedeo Pirattoni come vicario per il recupero dei
conventi della provincia Piemontese 1821: i moti si svolgono di fronte
alla chiesa di San Salvario 18-19 ottobre 1822: Dieta
provinciale a Genova. Conventi recuperati: Genova,
Alessandria, Savona, Mendrisio e Torino. 1829: acquisto del
convento di San Giovanni di Saluzzo, giá dei
Domenicani, per la formazione. 1837-41:
trattative e passaggio dei Servi dal Convento di San Salvario
(ceduto da Carlo Alberto alle suore Vincenziane) a quello di San Carlo. Legislazioni
antiecclesiastiche 1848: espulsione dei Gesuiti dal
regno di Sardegna 1850: leggi di abolizione del foro
ecclesiastico e del diritto di asilo 1855: leggi Siccardi Vengono lasciati i conventi di -
Torino
San Carlo (1850, vicenda del Santarosa) -
Mendrisio
(1852, leggi della Confederazione Elvetica) -
Savona
(1874, abbandono dei frati) Lenta
ripresa 1872: ritorno dei frati a San Carlo
in Torino 5 ottobre 1880: morte del socio
provinciale Andrea Mariani 25 marzo 1882: morte del provinciale
Manetto Falcetti 15 settembre 1882: elezione del priore
generale Pier Francesco Testa, piemontese, il quale visita i conventi della
provincia nel 1883 8 dicembre 1883: riapertura del
noviziato a Saluzzo Incorporazione
della provincia Piemontese a quella Picena, 1890-1899 25 aprile 1890:
lettera del priore generale per l’incorporazione della provincia Piemontese a
quella Picena e convocazione del capitolo provinciale 1891: nuovo convento torinese della
Vergine Addolorata (popolarmente conosciuto come il Pilonetto) 1899: capitolo provinciale che
sancisce la fine dell’unificazione delle due province La provincia Piemontese é costituita
dai conventi di -
Torino
San Carlo -
Torino
Pilonetto -
Saluzzo
San Giovanni -
Alessandria
San Giacomo -
Genova
Santa Maria dei Servi Piú due conventi della ex provincia
Veneta -
Venezia
Sacro Cuore -
Vicenza
Monte Berico Nel 1911 si aggiungerá
il convento di Isola Vicentina. Nel 1915 si staccheranno i conventi veneti,
costituendo un Rettorato, che diventerá provincia
nel 1921. Intanto nel 1914 viene
fondato il convento di Marina di Massa,
un ritorno dopo la fondazione del ‘600 e il passaggio a Massa nel ‘700 (poi
della provincia Toscana). 1914: fondazione
del primo convento in Argentina da
parte di un frate piemontese, Alessio Rattalino. 1938: fondazione del convento di
Rivoli 1943: fondazione
del primo convento nella rinnovata provincia di Spagna, da parte di due frati
piemontesi e uno della provincia Romana |